La biorivitalizzazione è un trattamento di medicina estetica che mira al ringiovanimento del viso, del collo e delle mani.

Per aumentare il trofismo e l'elasticità della cute e migliorarne l'aspetto vengono impiegate diverse sostanze come l'acido ialuronico, vitamine, antiossidanti e fattori di crescita autologhi (gel piastrinico).

L'acido ialuronico utilizzato in questi trattamenti non è cross linked, a differenza dell'acido ialuronico cross-linked impiegato come filler per aumentarne il tempo di riassorbimento. L'azione svolta da questa sostanza è quella di stimolare la produzione di acido ialuronico endogeno, elastina e collagene erichiamare acqua, idratando la cute e donandole un maggiore turgore.

Il trattamento prevede piccole iniezioni in differenti siti quali glabella, solco nasogenieno, zigomi, angolo inferiori della bocca, zona anteriore del trago, zona sottomentoniera.

Il gel piastrinico è stato da poco introdotto nella biorivitalizzazione. Esso è un materiale autologo e funziona sia come filler all'atto dell'iniezione , sia come stimolante della rigenerazione tissutale: infatti il gel piastrinico forma una matrice per i fattori di crescita dei fibroblasti, che vengono stimolati a produrre nuovo collagene migliorando e ringiovanendo l'aspetto della cute.

I fattori di crescita contenuti nel gel piastrinico possono inoltre risultare utili anche nel lipofilling, poiché sono in grado di indurre la differenziazione delle cellule staminali adulte del tessuto adiposo, aumentando l'aspetto riempitivo del lipofilling.

La biorivitalizzazione viene pianificata solitamente su più sedute, solitamente tre, eseguite a cadenza mensile. Andranno poi eseguiti due trattamenti all'anno per mantenere i risultati.

Ad essa si può associare l'utilizzo di filler e tossina  botulinica per ottenere un risultato ottimale.